sabato 1 maggio 2010

Step: Take off.



Uno step importante nel percorso che ho intrapreso, e che ognuno di noi intraprende, volente o nolente, nella vita di tutti i giorni, è il decollo.
Per poterci muovere, per poter cambiare bisogna volerlo. Non dobbiamo cambiare, vogliamo cambiare. Non dobbiamo niente a nessuno. Vogliamo noi stessi.
Immaginiamo di voler cambiare qualcosa di noi, di voler evolvere, di voler arrivare al completamento di un obiettivo. Decidiamo di cambiare cosa, in primis. Dopo pensiamo a come arrivare, attraverso quali scali, se il carburante ci basterà e se il tempo è e sarà abbastanza buono per poter volare.
Deciso questo comunichiamo la nostra intenzione di decollo alla torre di controllo, che possiamo rappresentare come la nostra volontà e il nostro auto controllo.
La torre di controllo ci comunicherà in che direzione e in che pista partire. Noi ci cominceremo a muovere in quella direzione, piano piano.
Quando saremo pronti a scattare, comunicheremo alla torre la nostra posizione e cosa più importante la nostra disponibilità, volontà, di partire.
La torre ci darà l'ok. MA, ma, l'ultima decisione spetterà a noi. Infatti potremmo aver paura, o potremmo pensare di non essere all'altezza di questo volo, nonostante avessimo già deciso di stare lì su quella pista.
Un bel respiro. Comunichiamo alla torre la nostra partenza. Spingiamo la manetta in avanti fino al grado di potenza necessaria e cominciamo la nostra rincorsa.
Sentiremo il nostro corpo schiacciarsi al sedile e tutto scorrerà veloce.
Raggiunta la velocità necessaria tireremo verso di noi la cloche e cominceremo a volare.
Sentiremo una strana sensazione al nostro stomaco, o intestino...Un pochino di agitazione perchè non avremo più la terra sotto i nostri piedi come scusa per non vedere da vicino il sole. Tutto dall'alto sembrerà più piccolo, e tutto sembrerà muoversi lentamente, nonostante la nostra alta velocità.
Ritireremo il carrello, non ci servirà lassù, le ali ed i motori faranno il loro dovere adesso.
Una volta in quota ed in posizione potremo impostare il pilota automatico e comunicare alla torre il nostro allontanamento dal suo spazio aereo.
Ci muoveremo nell'ignoto, o quasi, sapremo solo dove arriveremo ma non conosceremo la "strada" aerea a vista.
Avremo i nostri radar che ci permetteranno di correggere la nostra posizione. Potremo fidarci di loro.
E adesso godiamoci il cielo, siamo alla sua altezza. Non è soddisfacente già essersi spinti fino a questa altezza?

In qualche altro post più in avanti parlerò della volo, dell'atterraggio e della manovra di parcheggio.

Buon viaggio a tutti

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