martedì 4 maggio 2010

Life on Mars


Quest'immagine è curiosa. Lui è un uccellino, non so di che tipo non l'avevo mai visto, che è stato acchiappato da mio zio perchè non riusciva a volare bene. Lo ha nutrito per un giorno e come si può vedere lo ha tenuto in gabbia. Ieri decise di liberarlo. Mise la gabbia nel balcone e lasciò la porticina aperta.
L'uccellino, che chiamerò Serafino, rimase lì, fermo. Forse a prendere il sole, come si può notare, forse per paura.
Quest'immagine, a mio parere, è carica di significati. Perchè non è scappato subito? La porta era aperta. Sindrome di Stoccolma? Paura della libertà? Cecità?
Non lo saprò mai. Comunque per la cronaca, dopo 20 minuti è volato via.
Quante volte nella vita di ogni giorno ci rinchiudiamo o ci facciamo rinchiudere o siamo costretti in una gabbia?
Magari la porta è sempre aperta ugualmente. E noi a volte stiamo dentro a guardare aldilà delle sbarre, senza muoverci.
Desideriamo la libertà e la felicità ma quando si presenta di fronte a noi...Stop.
Oppure a volte crediamo di essere in gabbia. Invece ci troviamo dentro la libertà che, comunque ha un'entrata ed un'uscita.
A volte ci troviamo a terra, attorniati da amici, partner, parenti, ci vogliono aiutare a sollevarci e invece noi li vediamo come tante sbarre di una gabbia chiamata amore.
Guardiamoci intorno, solleviamo lo sguardo. Siamo in una gabbia? O in gabbie multiple?
E' molto probabile che le porte siano aperte. Tutte. Spetta a noi uscire. Non è giusto aspettare la "mano che ci tirerà fuori". La libertà è lì fuori.
Paura dell'ignoto e della grandezza della felicità. Forse è questo che ci frena.
Ogni giorno il sole spunterà fuori e ogni giorno la notte scenderà. Tutto intorno a noi continuerà a muoversi. E' una nostra decisione guardare il mondo con una visuale pulita e serena.
La gabbia si arrugginirà, magari le sue sbarre si romperanno da sole. Possiamo scegliere se aspettare questo o romperle e uscire. E' molto probabile che si romperanno da sole quando la morte arriverà. Siamo disposti a questo? No.
Il domani non è certo, tuttavia è bellissimo sapere che arriverà. E magari accoglieremo il nuovo sole con un sorriso, fuori dalla gabbia. Noi stessi in mezzo alle infinite possibilità del mondo, fuori dalla sicurezza della gabbia che ci toglie la visuale sull'infinito.
C'è una canzone che sta suonando dentro di me. Il suo significato può essere diverso da quello che ho scritto prima, ma comunque penso dia un senso di speranza. Di rottura e cambiamento. Voglia di cambiamento.
Is there life on Mars?

4 commenti:

  1. Se la libertà ha un entrata ed un uscita, essa si può definire libertà?
    Col termine libertà non s'intende un assenza completa di norme, leggi e regole che vincolino e ristringano il nostro vissuto? il nostro ego? Magari bloccandolo nella staticità di una maschera impostaci dalla società o dalla famiglia..
    Forse Serafino ha tardato ad uscire perchè in realtà sapeva che non andava incontro a nessuna libertà. E che quindi il suo sarebbe stato solo un viaggio meramente utopistico..

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  2. La libertà è uno stato d'animo, un'emozione.
    STATO d'animo quindi ha dei confini. L'assenza di leggi è comunque un vincolo. Il vincolo dell'assenza di leggi.
    La maschera è una prigione, certo. Tuttavia può aiutare in alcune occasioni.
    Serafino è volato via e spero stia dormendo adesso in qualche alberello. Gatti permettendo...

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  3. I gatti vincono sempre, dì ciao ciao al passerotto XDD
    Non la vedo così, l'assenza di ogni sorta di regola e pregiudizi può a mio avviso rimandar il concetto di libertà per questo non raggiungibile.
    Mon Cher son punti di vista..

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  4. Esatto sei "libera" di dire ciò che vuoi. Libertà è il significante, il significato ognuno lo sceglie a modo proprio;)

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