
Mi capita di rimanere in silenzio, a volte. I miei amici parlano, ridono. Io ascolto, e rimango inespressivo. Potrei parlare, partecipare. Rimango distratto. Ovviamente non capita sempre, altrimenti sarei una rottura di palle...
Sono dei momenti. E' come se rimanessi connesso al presente solo attraverso i loro discorsi, le loro parole, la loro immagine. Tuttavia non sono presente. Non sono nel passato. Sono nel probabile, sono dentro un'ipotesi. L'ipotesi sul momento successivo, sul "forse".
Quando sono solo, mi succede ugualmente. Poi, riesco a svegliarmi, e torno a sentire il mio respiro. E' come se per gli altri andassi in stand-by, cosa che "una persona in particolare" mi ha detto più volte...
Anche se "dormo" il tempo passa ugualmente e i secondi del mio orologio continuano a rincorrere il nuovo numero nei giorni che vorrei bruciare dal calendario. Giornate che mi fanno invecchiare, divertire, conoscere, avere, essere, esistere.
Mi sono capitate cose che in altri tempi sarebbero state considerate oro, ma il peso che hanno adesso è momentaneo. Come se fossero preziosissimo gas che si dissolve immediatamente nell'aria. Dopo ogni dissoluzione ho continua voglia di vedere ancora le sue trasparenze. La sua dissoluzione mi fa anche venire voglia di uscire, venire fuori, camminare, vedere il nuovo giorno. Scrivere, ricordare, eliminare il filtro che non mi permette di "inquinarmi" completamente di gioia.
Cosa succederà domani? Ho dei punti guida che mi aiuteranno a passare attraverso le ore. Mi piacerebbe vedere, durante il mio viaggio sulla strada del giorno, qualcosa che attiri la mia attenzione al lato. Qualcosa che mi faccia scendere dalla macchina e che mi permetta di fare benzina.
Fermarmi e vivere il momento invece di pensare all'arrivo.
Evitare di sentirmi un numero che viene riportato di ora in ora, dentro un calcolo chiamato realtà in cui tutte le persone presenti sono: frazioni, sottrazioni, addizioni e divisioni.
La matematica (o realtà, o ragione) non è un'opinione. Per questa motivo per comunicare si usano le parole ed i numeri.
Il significato che si portano dietro è un'incognita che può scatenare infinite operazioni.
Eccomi di nuovo nuotare dentro l'incognita.
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